Le Biblioteche veneziane ebbero la fortuna di accogliere quanto di meglio e di antico in fatto di incunaboli e libri esistesse dal 1400 in poi. Di quella Marciana, la piĆ¹ importante e ricca ho giĆ parlato, ma di quella ospitata nell'incantevole isola di S. Giorgio ,poi ospitata dalla fondazione Giorgio Cini ĆØ importante conoscereĀ ricchezza e la sua bellezza.
Il posto d'onore nella secolare tradizione culturale della meravigliosa isola, posta di fronte al bacino di S. Marco, una tradizione di spiritualitĆ , di arte, di cultura, di incontri ad alto livello ĆØ della biblioteca, ciĆ² non solamente per quanto riguarda l'impegno e la cura nell'arricchimento delle raccolte, ma anche per la monumentalitĆ delle aule e la ricchezza delle attrezzature.
I padri Benedettini che abitarono l'isola fin dal X secolo si prodigarono per ottenere una biblioteca fondamentale per i loro studi.Ā Infatti all'atto della donazione del Doge Memmo si parlava giĆ di libri pertinenti il tesoro della chiesa.
La raccolta crebbe e divenne piĆ¹ fruttuosa nel secolo XV tanto che , quando Cosimo DĆØ Medici espresse iol desiderio di elargire un dono cospicuoĀ all'Abazia che lo aveva accolto esule nel 1433 i monaci furono concordi nell'esprimere il desiderio di una sede della bibliotecaā¦